mercoledì 5 giugno 2013

VISIONI E CONDIVISIONI

Il primo film che proponiamo è PRANZO DI FERRAGOSTO del regista Gianni Di Gregorio, opera di debutto che ha il merito di sdoganare la vecchiaia.
La trama si riferisce a Giovanni, figlio unico, vive a Roma con la madre vedova, una donna sola dalla forte personalità. Il giorno prima di Ferragosto, l'amministratore del condominio gli propone di prendersi cura della sua vecchia mamma per i due giorni di vacanza in cambio dell’eliminazione di alcuni debiti. Giovanni, pur riluttante, accetta, ma l'amministratore ne approfitta per lasciargli in custodia anche una zia; approfitta di lui anche un amico medico che gli affida la madre anziana perché impegnato in ospedale.
L'opera procede con simpatia giocando i contrasti sulla reazione agli inaspettati eventi che travolgono l'unico uomo di casa. Assecondare capricci ed esigenze delle arzille, e tutt'altro che docili, inquiline si rivelerà impresa alquanto ardua. Fa un certo effetto vedere sul grande schermo le rughe, solitamente nascoste il più possibile, esibite invece con naturalezza e ironia.


Il secondo film sarà un brevissimo cortometraggio di passaggio per il seguente film dai connotati più ludici. Da FRAMMENTI DI VITE CLANDESTINE di Silvano Agosti, un film di cinque minuti, ma fra i più alti e pregni di senso del regista, sembrerebbe a prima vista un documentario ma la sua natura sfugge a ogni categoria. Il film ci mostra alcune donne giunte alla fase estrema della vecchiaia, intente a cantare vecchie canzoncine o recitare filastrocche infantili. La macchina da presa è immobile, come ho detto, su primi piani, ma pur nella sua vicinanza appunto partecipe, ancora tace, lascia parlare i volti su cui è puntata, si limita a dar voce ai giorni, esiliati dalla vita, degli estremi stadi di questo  meraviglioso passaggio dell’età umana. Questo film è più teso alla partecipazione riflessiva rispetto al precedente, sfugge alla neutralità e quasi prende per mano il fruitore portandolo ad una riflessione su di se e la vita trascorsa.

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